Gennaio 10, 2024

A partire dal 10 gennaio 2024, la struttura denominata ELTIF 2.0 (European Long Term Investment Fund) è ufficialmente entrata in vigore facendo seguito alle modifiche apportate alla precedente regolamentazione di ELTIF 1.0: l’obbiettivo primario sarà quello di raccogliere e conferire capitali in investimenti europei a lungo termine come ad esempio progetti immobiliari e PMI, con la conseguente realizzazione di fondi privati all’interno della EEA.

Cosa è cambiato rispetto a prima?

Investimenti minimi iniziali: il regolamento modificato consente ora ad un veicolo ELTIF di raccogliere capitali tanto da parte di clienti professionali quanto da investitori retail in tutta l'UE, eliminando così i vincoli di soglia di investimento iniziale previsti dall'ELTIF 1.0

Regole di marketing: l'ELTIF 2.0 gode di norme di commercializzazione più ampie per gli investitori retail e di regole di investimento più flessibili: la valutazione dell'idoneità per gli investitori è ora allineata ai parametri della MiFID e ciò permette ai clienti privati di accedere facilmente a tale struttura

Assets ammissibili: all’interno del veicolo possono essere conferiti anche green bonds e società fintech, ampliando pertanto l'ambito degli investimenti considerando l’ammissibilità di società quotate con una capitalizzazione di mercato pari o inferiore a 1,5 miliardi di Euro, mentre l'ELTIF 1.0 aveva un limite di mercato fissato più restrittivo pari a 500 milioni di Euro.

Restrizioni d’investimento e diversificazione: le restrizioni agli investimenti in assets reali sono state ridotte con la rimozione della soglia minima di investimento: nell'ambito dell'ELTIF 1.0, ogni attività necessitava di avere un minimo di 10 milioni di Euro con un problema significativo di diversificazione, in particolare per i fondi caratterizzati da piccole - medie dimensioni

Fondi UCITS e fondi alternativi gestiti dai AIFM europei sono adesso investimenti ammissibili degli ELTIF che consentiranno al veicolo di disporre di assets liquide in caso di rimborsi; verranno anche consentite le strutture master feeder se il fondo master è anch’esso un ELTIF.

Sia la policy di investimento che le regole di composizione del portafoglio di un ELTIF 2.0 divengono ulteriormente semplificate.

Conclusione

Il regolamento aggiornato per ELTIF dovrebbe quindi contribuire ad incentivare gli investimenti in fondi a lungo termine in Europa, interessando investitori istituzionali e retail.

Malta è una giurisdizione ideale soprattutto per piccoli/medi gestori patrimoniali europei che possono considerare la costituzione di un ELTIF beneficiando di un prodotto armonizzato e completamente passportabile con un costo più competitivo rispetto ad altre giurisdizioni.

Ulteriori informazioni sono disponibili sul podcast organizzato da Finance Malta in collaborazione ad uno dei direttori di CC Fund Services (Malta) Ltd - Steven Grech

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